XXVII domenica dell’ordinario

Questo è un passo del Vangelo che è difficile non leggere come un giudizio, soprattutto quando si è divorziati. Perché questo passo, come altri testi biblici, è spesso utilizzato per giustificare dei punti di vista…

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XXVI domenica dell’ordinario

“Perché non segue noi”, è questo l’argomento maggiore che Giovanni utilizza per informare Gesù di come hanno cercato di impedire a uno sconosciuto di scacciare i demoni nel suo nome. Poco prima il padre il cui figlio aveva uno spirito muto chiede aiuto a Gesù…

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XXV domenica dell’ordinario

Come a Cesarea di Filippo, Gesù ha talvolta cose difficili da insegnare ai suoi discepoli di allora come di oggi. Allora procede come un buon maestro: attende il momento opportuno, riprende pazientemente e approfondisce il suo insegnamento…

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XXIV domenica dell’ordinario

Siamo al centro del vangelo secondo Marco e la confessione di Pietro ne è il culmine, “Tu sei il Cristo”. È un punto di arrivo perché dopo tanta incomprensione Gesù è riconosciuto come il Messia, l’Unto del Signore…

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XXIII domenica dell’ordinario

“Gesù passò facendo del bene e guarendo, perché Dio era con lui” (cf. At 10,38), questeparole dell’apostolo Pietro risuonano all’unisono con quelle della folla stupita dalla guarigionedell’uomo sordo e muto: Gesù “ha fatto bene ogni cosa, fa udire i sordi e parlare i muti”…

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XXII domenica dell’ordinario

Facendo l’apologia delle mani sporche Gesù ci libera dalla vera sporcizia. La sporcizia del formalismo legalistico fatto di quegli estenuanti rituali con i quali gli uomini religiosi acquietano la loro coscienza con quella stessa sicurezza con la quale l’ebbro si stordisce di vino…

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XXI domenica dell’ordinario

La catechesi sul “pane vivo disceso dal cielo” che segue il segno della moltiplicazione dei pani operata da Gesù è giunta al termine; ora il vangelo descrive la reazione a questo discorso da parte dei discepoli, quelli che erano stati chiamati da Gesù…

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XX domenica dell’ordinario

“Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. Rischiamo anche noi di passare accanto al cammino di salvezza che i vangeli ci raccontano se non siamo capaci di assumere tutto intero l’estremo realismo di questo dono di sé fatto da Cristo…

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Assunzione della beata Vergine Maria

Questa luminosa pagina di vangelo mostra come Maria vive gli avvenimenti nei quali è coinvolta: la maternità annunciatale dall’angelo e le parole di beatitudine che Elisabetta le ha appena rivolto. Con il canto del Magnificat questa giovane donna…

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XIX domenica dell’ordinario

Il Vangelo del “pane di vita” che ascoltiamo in queste domeniche è la risposta di Gesù alla radicale incomprensione del segno della moltiplicazione dei pani. Non è una generica folla ma una folla sfamata e sazia quella che lo cerca per farlo re…

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XVIII domenica dell’ordinario

Il pane ha accompagnato Gesù durante tutta la sua vita. È nato a Betlemme che in ebraico significa “casa del pane”; nel deserto della prova è lacerato dalla fame e della tentazione di trasformare le pietre in pane; nell’ultima cena ha condiviso con i discepoli il pane che è il suo corpo…

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XVII domenica dell’ordinario

Interrompendo la lettura del Vangelo secondo Marco, per cinque domeniche successive la liturgia da a meditare, quasi per esteso, il sesto capitolo del Vangelo secondo Giovanni che contiene il grande insegnamento di Gesù sul “Pane di vita”…

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XVI domenica dell’ordinario

Come per istinto i Dodici ritornano da colui che li aveva mandati in missione. Inviati da Gesù ora si radunano attorno a Gesù per riferirgli tutto quello che hanno fatto e insegnato. Li aveva stabiliti “perché stessero con lui…

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XV domenica dell’ordinario

Inviando in missione i Dodici Gesù da loro due consegne: lo spogliamento da compiere e l’atteggiamento da tenere di fronte al rifiuto. Ai suoi inviati Gesù ordina che per il viaggio non devono prendere “nient’altro che un bastone”…

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XIV domenica dell’ordinario

Gesù insegna nella sinagoga di Nazaret, la sua patria, e le persone presenti sono stupiti per l’alta qualità del suo insegnamento. Nulla tuttavia è detto del contenuto della predicazione, perché ciò che sarà decisivo è l’effetto, la reazione che essa suscita…

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XIII domenica dell’ordinario

I due episodi che formano questa pagina di vangelo a prima vista appaiono giustapposti, ma in realtà sono intersecati tra loro con un preciso effetto a specchio che dà spessore all’intreccio. Non è una pura coincidenza…

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XII domenica dell’ordinario

La morte, la fede, la paura, ecco gli ingredienti di questa pagina di vangelo. Nel mezzo di una burrasca di vento con le onde che si abbattono all’improvviso sulla barca rischiando di farla colare a picco…

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XI domenica dell’ordinario

Il regno di Dio è in mezzo a noi, tra di noi, anzi è in noi come la vita è nel seme. Perché il regno di Dio è vivo, germoglia, cresce, matura e fin da ora porta i suoi frutti. Il Regno è una realtà viva…

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X domenica dell’ordinario

Gesù libera perché è un uomo libero. Porta la liberazione perché anzitutto lui ha compiuto un cammino di liberazione che ha avuto inizio dal cerchio più ristretto, la famiglia e il suo ambiente sociale originario…

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Corpus Domini

L’eucaristia non è solo la parola di Gesù “Questo è il mio corpo” ma anche il gesto più importante che lui ha fatto “prese il pane e lo spezzò”. L’eucaristia non è solo pane ma pane spezzato e condiviso…

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Trinità

“Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo”, è in questi tre nomi che dimora in modo permanente il nostro battesimo, da quando abbiamo trovato in essi il nostro atto di nascita. Il mistero della Trinità che celebriamo non è un teorema, un concetto, un’astrazione…

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Pentecoste

Gesù non ci ha lasciato un testamento spirituale, ma ci ha lasciato lo Spirito santo come suo testamento. Non ci ha lasciato un’eredità, ma il suo Spirito come unico suo dono. Ciò che di più grande, infatti, una persona può lasciare di sé quando se ne va è il suo spirito.

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Ascensione

L’ascensione di Gesù è essenziale al suo mistero, per questo il Nuovo Testamento la narra e la Chiesa la celebra. Il senso dell’ascensione era infatti iscritto nel modo di essere di Gesù, nella sua maniera di stare con gli altri e di vivere la sua missione….

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VI domenica dopo Pasqua

“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amati”, davanti al comandamento nuovo siamo in presenza non solo di una parola che esprime l’uomo Gesù tutto intero, ma siamo di fronte anche a una delle più alte sintesi spirituali a cui l’umanità è giunta…

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V domenica dopo Pasqua

Dopo la grande metafora del pastore buono ecco quella della vite: “Io sono la vite vera e il mio Padre è il vignaiolo”. Gesù risorto prosegue la conversazione con noi tratteggiando chi è il suo discepolo…

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IV domenica dopo Pasqua

“Io sono il buon pastore”, è il mistero della presentazione che di Gesù fa di sé stesso, un mistero che si completa e che giunge a pienezza in una sorta di conversazione con noi. “Io sono”, un vero e proprio capolettera delle Scritture sante…

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III domenica dopo Pasqua

“O notte beata”, ripete più volte il cantore nell’Exultet, il grande canto del messaggero che annuncia la vittoria pasquale. Da sempre noi cristiani celebriamo la Pasqua nella notte, perché Cristo è risorto da morte non al tramonto del sabato, non all’aurora del primo giorno della settimana e neppure nell’ora meridiana quando la luce è al suo apice. È invece nella notte che si è alzato dal buio della tomba…

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II domenica dopo Pasqua

“O notte beata”, ripete più volte il cantore nell’Exultet, il grande canto del messaggero che annuncia la vittoria pasquale. Da sempre noi cristiani celebriamo la Pasqua nella notte, perché Cristo è risorto da morte non al tramonto del sabato, non all’aurora del primo giorno della settimana e neppure nell’ora meridiana quando la luce è al suo apice. È invece nella notte che si è alzato dal buio della tomba…

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Pasqua

“O notte beata”, ripete più volte il cantore nell’Exultet, il grande canto del messaggero che annuncia la vittoria pasquale. Da sempre noi cristiani celebriamo la Pasqua nella notte, perché Cristo è risorto da morte non al tramonto del sabato, non all’aurora del primo giorno della settimana e neppure nell’ora meridiana quando la luce è al suo apice. È invece nella notte che si è alzato dal buio della tomba…

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Veglia Pasquale

“O notte beata”, ripete più volte il cantore nell’Exultet, il grande canto del messaggero che annuncia la vittoria pasquale. Da sempre noi cristiani celebriamo la Pasqua nella notte, perché Cristo è risorto da morte non al tramonto del sabato, non all’aurora del primo giorno della settimana e neppure nell’ora meridiana quando la luce è al suo apice. È invece nella notte che si è alzato dal buio della tomba…

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Giovedì santo

All’inizio della celebrazione della Santa Pasqua, la sera in cui si fa memoria dell’Ultima cena, la liturgia ha l’audacia di far ascoltare a ogni comunità cristiana uno dei passaggi più gravi e severi delle lettere di Paolo, nel quale l’Apostolo afferma che in una comunità cristiana è possibile celebrare la cena con un rito e tuttavia non celebrare la “Cena del Kýrios” (1Cor 11,20), una Cena nella quale Gesù Cristo è il Signore…

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Domenica delle Palme

È mezzogiorno, Gesù è solo in croce, nel più assoluto silenzio, in attesa della morte, i discepoli non ci sono perché sono fuggiti, le donne che lo seguivano stavano lontano e sotto la croce ci sono solo dei soldati, degli avversari. Ma giunta l’ora nona Gesù grida a gran voce: “Eloi, Eloi, lema sabachthani?” che significa «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»…

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V domenica di Quaresima

È prossima la Pasqua dei giudei e con essa si avvicina per Gesù il tempo della sua condanna a morte, la sua Pasqua. Dopo la risurrezione di Lazzaro la fama di Gesù era cresciuta e molti dei giudei credono in lui (cf. Gv 11,45). Anche alcuni giudei greci della diaspora, saliti a Gerusalemme per la festa di Pasqua, desiderano conoscerlo: “Vogliamo vedere Gesù”…

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IV domenica di Quaresima

“Cristiani non si nasce ma si diventa”, scriveva Tertulliano, ma alla luce del dialogo di Gesù con Nicodemo si dovrebbe specificare: “Cristiani non si nasce ma si rinasce”. A Nicodemo Gesù non parla di nascita ma di rinascita, e ricorrendo all’immagine della rigenerazione afferma che se uno non è generato di nuovo e dall’alto non può “vedere il regno di Dio” (Gv 3,3)…

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III domenica di Quaresima

Per Gesù si sta avvicinando la sua prima Pasqua a Gerusalemme e, con il cuore abitato dal desiderio di varcare per la prima volta le soglie della dimora del Signore, come il salmista sa che in quel luogo, che lui sente come la “casa del Padre mio”, farà esperienza dell’amore del Padre: “O Dio, meditiamo il tuo amore nell’intimo della tua dimora” (Sal 48,10)…

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II domenica di Quaresima

La trasfigurazione del Signore riassume il mistero di Gesù Cristo con una densità di significati inesauribile, in modo che i suoi discepoli e con loro noi credenti di oggi sappiamo accettare di Gesù quella qualità che, in realtà, resta sempre difficile da comprendere fino in fondo, e cioè che Gesù era uomo come noi, morto in croce…

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