Con la giornata dedicata a “Le donne e chiesa. Tra empowerment e abusi di potere”, tenuta dalla teologa Selene Zorzi domenica 27 aprile, noi di Casa della Madia abbiamo voluto avviare una riflessione su questo tema così attuale e cruciale. Questo è il primo di altri incontri che seguiranno, perché la presenza e l’apporto delle donne nella vita chiesa, ad ogni suo livello, richiede riflessione, confronto e dibattito.
Selene Zorzi – teologa, autrice, apprezzata conferenziera e insegnate di filosofia e storia in un liceo di Verona oltre che di spiritualità nell’Istituto Teologico della città scaligera – ha aperto la sua riflessione con un’analisi di quanto papa Francesco a detto e fatto circa il ruolo delle donne nella chiesa. Zorzi ha indicato come una tra le più significative decisioni di Francesco l’apertura alle donne dei ministeri istituiti dell’accolitato e del lettorato. Coniando il neologismo “smaschilizzare la Chiesa”, Francesco ha promosso un percorso di riflessione dove alcune teologhe hanno preso la parola in un contesto importante come il ristretto consiglio dei cardinali denominato G9. In questo modo il Papa non ha parlato solo delle donne e alle donne ma ha dato la parola alle donne affinché fossero ascoltate. Il contributo di Francesco circa la valorizzazione delle donne nella chiesa, non priva talvolta di enfatizzazione ideale (“la chiesa è donna”), si verificherà nel seguito che ne darà il suo successore.
Riferirsi al concetto di “empowerment” a proposito di donne e chiesa significa per Zorzi evocare “un processo di acquisizione di consapevolezza e potere che si acquista tramite atti fattivi, agency, modalità di fare cose”. Ciò significa consapevolezza dell’asimmetria del potere, la capacità di autodeterminazione, fino ad arrivare all’accesso a risorse materiali e simboliche finora negate. L’abuso, si riferisce all’uso scorretto o illegittimo dell’autorità, che implica una relazione squilibrata con il potere. “Se Dio è maschio, il maschio è Dio” sentenziava Mary Daly, a dire che l’immaginario ha una fenomenale presa su come si gestiscono le relazioni all’interno della chiesa.
Selene Zorzi ha concluso il suo intervento presentando tre donne nelle quali si sono articolate il nesso tra donne, parola pubblica, fede: la scrittrice Michela Murgia, la vescova episcopaliana Mariann Budde che ha chiesto a Trump di essere “misericordioso” con gay e migranti, e il suo opposto l’imprenditrice religiosa e predicatrice indipendente Paula White, consigliera spirituale di Trump.